PIPPO BAUDO PROVA PIETA' PER CHIARA GALIAZZO.

Chiara Galiazzo ha vinto i Wind Music Awards 2013 con 'Due Respiri', singolo che Eros Ramazzotti ha scritto per lei. In pianta stabile nelle classifiche italiane con il suo album 'Un posto nel mondo', la ragazza pare essere stata presa di mira da più parti, ed additata come il nuovo fenomeno da baraccone delle case discografiche, sfruttata come un giocattolo che presto o tardi stancherà. Pippo Baudo ha rincarato la dose, soffermandosi a parlare proprio dell'artista padovana, per cui dice di provare una profonda pietà. Quando il conduttore storico la scorge alla televisione negli spot realizzati per l'ultima campagna pubblicitaria della Tim, finisce col provare un forte senso di pena per la ragazza. Chi vuol sfondare nel mondo della musica, secondo Pippo, non deve ridursi a figurare nelle pubblicità. Siete d'accordo anche voi?

E' bene precisare che le invettive del conduttore non si riferiscono a Chiara Galiazzo in particolare, ma a tutta la macchina dei talent show, a suo giudizio assolutamente deleteria. Alcuni dei giovani che prendono parte a queste trasmissioni sono bravi ed hanno voglia di arrivare, ma impiegano tantissimo tempo e fatica per riuscirci. Non bastano sicuramente dodici puntate di un talent per regalare il successo a quanti lo sognano. Non sappiamo dirvi se Chiara ha fatto bene o male ad accettare di divenire la nuova testimonial del brand Tim, ma, come lei stessa ha suggerito, era un'occasione da cogliere al volo. Treni così passano una sola volta nella vita, e rifiutare sarebbe stato da pazzi.

Questa è stata la risposta che la cantante ha dato anche ad Eros Ramazzotti, che per primo aveva denunciato la possibilità che la ragazza potesse fallire una volta esposta ad un ciclone mediatico così impetuoso. La cantante veneta fa simpatia a molti, e dubitiamo che, da un momento all'altro, il pubblico le volti le spalle. Tutto sta nell'aspettare il suo prossimo album per capire cosa succederà. Il secondo lavoro discografico di Chiara Galiazzo saprà dirci se siamo realmente in presenza di un cavallo di razza.